My personal CookBook list

Oggi è sabato e sono malata. Così, visto che non riesco a fare niente (no, cioè, diciamoci la verità visto che siamo qui, non ho voglia di fare niente e ci puiò anche stare...) ho deciso di rompervi un po' le scatole scrivendo qualcosa, perchè tanto scrivere cavolate mi esce sempre bene:) Per prima cosa volevo parlarvi un po' di libri di cuicina, cche io comprerei in modo ossessevo-compulsivo tutte le volte che entro in una libreria, ma che invece mi tocca solo sfogliare e sognare, tranne al mio compleanno, a Natale e quando finisce la scuola, momenti in cui quella gentile anima di mia madre me ne compra uno...ma adesso che ho iniziato a "lavorare" sto risparmiando per farne entrare uno extra. Intanto però, eccovi la lista dei miei tre preferiti di questo periodo (le immagini -ve lo dico per educazione, non si sa mai- le ho prese in giro per internet, non so di preciso dove...).

1. "La mia cucina naturale" di Jamie Oliver

Premetto che io amo Jamie Oliver. ma proprio di un amore vero, disinteressato, di quelli che dutrano per sempre. E trovo che sia un grande cuoco, anche se a volte fa un po' troppo il pigro (l'ho sentito dire in una trasmissione che, anche se lui è uno chef, non farà mai la pasta sfoglia in casa, perchè è troppo lunga...ma potresti almeno provarci, no? E' così divertente!) e si vede lontano un miglio che è proprio inglese, soprattutto quando si cimenta nei nostri piatti italiani, per i quali però mostra un'ammirazione tale che mi fa sempre essere molto orgogliosa della mia patria:) Comunque sia, questo libro è meraviglioso, in ogni caso. Prima di tutto è fatto con carta prodotta in modo sostenibile e con quel profumo inconfondibile che solo i suoi libri hanno, e poi traspare tutto l'entusiasmo che jamie ha nei confronti del cibo. econdo me è questo che lo rende grande. lui ama quello che fa e cerca sempre di farlo al meglio, di dare il massimo. Lato contenuti, il libro è diviso quattro capitoli (le quattro stagioni) ognuno diviso in capitoletti sugli ingredienti che crescono nell'orto in quel periodo, tutti completati da utilissime schede su come coltivare ogni cosa, che mi permetteranno di schiavizzare questa primavera mia sorella che fa agraria...le ricette sono tutte fattibilissime e introdotte sempre da simpatiche introduzioni,e accompagnate dalle bellissime foto di David Loftus, che è anche un grande food stylist (e le forchette della carbonara con le zucchine sono meravigliose...). Insomma, approved!

2. "Le ricette di Miss Dahl" di Sophie Dahl

Ho comprato questo libro perchè ero incappata nella Dahl passeggiando nella blogosfera e poi mi sono vista tutta la serie della BBC su Youtube in uno di quei pigrissimi pomeriggi del sabato in cui mia madre guarda film di Hitchcock e io, stranamente, non avevo molto da fare, e mi aveva molto colpito il suo stile un po' decadente e sensuale, la sua concezione del cibo come strumento di piacere, non come nemico da limitare e combattere, e la sua convinzione che un rapporto sano con il cibo non voglia dire diete ferree, niente dolci e zuccheri, niente carboidrati e Dio solo sa cos'altro, ma mangiare un po' di tutto con calma ed equilibrio, e soprattutto con un bel sorriso (e il suo è proprio bello:), certi che si sta facendo qualcosa di bene per il proprio corpo. E devo dire che ho ritrovato tutto questo nel suo libro, uniti ad un'atrmosfera un po' più girly e ha lunghe prose introduttive dei capitoli (anche qua le quattro sagioni) in cui la Dahl, degna nipote di suo nonno, racconta del suo rapporto col cibo nella sua vita, degli essessi e dell'equilibrio ritrovato, spolverando qua e la bellissimi ricordi culinari, come la Victoria Sponge dell'infanzia o dei budini al caramello con fettine di peperoncino tra le pieghe mangiati in Messico, il tutto inserito in una New York molto  "Colazione da Tiffany" o in un Inghilterra da fiaba. Le ricette a volte non sono molto ortodosse (tipo il mascarpone nel risotto, che è una cosa veramente inglese...) ma, nel complesso è brava e originale, e tutti i suoi piatti sono veloci e buoni. Le foto sono belle e, anche se non sonio tantissime, rendono bene l'idea e hanno stile. Insomma, non è il classico libro con ogni ricetta fotografata, però ci sta, sissì:).

3. "Regali golosi" di Sigrid Verbert

Non c'è da dire molto: lei è veramente brava, sia nel cucinare e nell'abbinare sapori, sia nel fotografare e nel food styling...insomma, è la mia maestra:) e se ho iniziato, seppur male, a bloggare, lo devo anche a lei. Il libro è bellissimo, diviso in capitoli monotematici come Chocolat, Un candido Natale, Tuttifrutti, in cui, oltre a ricette sempre molto originali ci sono alternative, aneddoti e consigli su come confezionare vari regalini. Perchè lo scopo del libro è quello di incentivare i lettori a produrre con le proprie mani regalini golosi per amici e parenti, e bisogna proprio dire che, almeno per me, è di grande aiuto. Infine, le foto sono bellissime, sempre su sfondo bianco, e con oggettini meravigliosi, e anche il food style è fantastico,anche se molto simile a quello di Donna Hay, ma non in senso negativo, anche perchè comunque è personalizzato (oddio, sembra che sto a parlà di vestiti...pardon:).





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