Bere giusto Bolivia


 
Questa è una ricetta con storia allegata, le più belle secondo me:) Allora, tutto parte dal fatto che io faccio volontariato al San Giorgio. O meglio, alla Fabbrica dei Sogni. Quel posto è molto di più di un semplice spazio compiti, è come una seconda casa per me, e uno dei luoghi dove mi sento più me stessa, dove sto veramente bene, e dove tutti, ma proprio tutti, pensano che tu sia una di loro senza chiederti chi sei o quanto sei intelligente. Al San Giorgio basta sorridere e darsi da fare in qualche modo, lavando i piatti o aiutando i ragazzi a studiare, basta metterci un po' di cuore e sei la benvenuta. Ormai io sono una veterana, e stare al San Giorgio è una delle cose che mi ha arricchito e fatto crescere di più. So dire parolacce in almeno sette lingue diverse, apprezzo e rispetto tutte le religioni, ho una lista infinita di nomi bellissimi per i miei figli (tipo Alma, non è meraviglioso? O Hassibul, ma la sua bellezza deriva da chi porta questo nome, che è così buffo...lui mi chiama sempre Capo della Chiesa, non so perchè:) e, non meno importante, mi faccio una cultura sulle cucine del mondo:) he,he, pensavate che fosse solo un post su come mi guadagno i punti Paradiso, vero? E invece no! 

Per esempio l'altra sera abbiamo fatto una cena e ogni mamma ha portato qualcosa del suo paese e vi giuro che stavo andando in estasi...ho mangiato delle cose buonissime, un cuscus meraviglioso e un dulche de leche con la cannella che era la fine del mondo. Sembravo un bambino il giorno di Natale, e la sensazione finale è stata proprio quella di pienezza (fisica!) e felicità di un pranzo in famiglia (e per famiglia intendo la versione completa, e noi siamo in trenta...). Tra le varie cose fantastiche una dolce signora boliviana ci ha portato questa altrettanto dolce bevanda dal buffissimo nome di mocochinchi. Ho scoperto che sta alle estati boliviane come il gelato sta a quelle italiane, si beve sempre ed è decisamente rinfrescante. Generalmente si fa con le pesche secche (fatevi un giro su Internet e vedrete giganteschi bottiglioni di bevande con pesche secche dentro... mi ricordano le scimmie e non so perchè!) ma la mia signora boliviana, fonte attendibile, la fa con le pesche fresche. Ed è davvero facilissimo, basta prendere una decina di pesche mature, pelarle, tagliarle a pezzi grossi e farle bollire in acqua ( diciamo nella pentola che usate per farle la pasta riempita a tre quarti) per un'ora, un ora e mezza. Poi zuccherare, aggiungere la cannella e far riposare una notte. Va bevuta fredda, quindi tenetela in frigo. Vi consiglierei di filtrarla un po', anche se io non l'ho fatto ed era buona lo stesso:) E quando la mettete nelle brocche, aggiungete uno o due pezzi di pesca cotta, che fanno scena e mantengono il sapore.

Quando l'ho raccontato a mia madre lei mi ha detto che la nonna d'estate faceva la stessa cosa. L'ho sempre detto io che la cucina è un linguaggio universale! Se invece di litigare andassimo a mangiare tutti insieme, ci sarebbero molte meno guerre nel mondo...

 

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