Essere Calimero


Why did I laught to-night? No voice will tell;/ No God, no Demon of severe response,/ Deigns ti reply from Heaven or from Hell./ Then to my human heart I turn at once-/ Heart, thou and I are here sad and alone;/ Say wherefore did I laught? Oh, mortal pain!/ Oh, darkness, darkness! Even must I moan,/ To question Heaven and Hell and Heart in vain!/ Why did I laught? I know this being's lease/ My fancy to its utmost blisses spreads;/ Yet could I on this very midnight cease,/ And the world's gaudy ensigns see in shreds./ Verse, fame, and beauty are intense indeed,/ But Death's intenser- Death is Life's high meed.
                                                                                                                                            J. Keats
Qualcuno dice che io tendo a fare Calimero. E' vero, io ho la sindrome del "sono piccolo e nero, qui tutti ce l'hanno con me". Sono piccola e rosa e qui nessuno mi vuole bene, per l'esattezza. E oggi è certamente una giornata da Calimero. Ho girato tutta la città per trovare immagini di Bergamo difficili da riprodurre, e non riesco a gioire del non avere più questa responsabilità, uffa. Ho preso freddo ai piedi perchè pioveva e io non uso gli ombrelli per scelta e ora mi fa male la pancia, uffa. Non esiste una libreria o una biblioteca che abbia "I barbari" di Baricco e la cosa mi irrita molto, uffa. Ho abbandonato gli amici per la mia calimeraggine, mia sorella è fuori, la mamma è al lavoro e quindi sono qui sola nel mio sconforto senza nessuno verso cui sospirare con gli occhi tristi solo per sentirsi chiedere: "Ma cosa hai?" e rispondere ancora più sospirosi "Niente...", uffa. Devo studiare arte e greco e non ho ancora iniziato, ma soprattutto non ho voglia di iniziare, uffa. Non c'è niente di piacevole a cui appigliarmi ne oggi ne domani (tranne Fratelli in Cucina, e che la mia sola gioia in questo momento sia un programma tivù è decisamente triste...), solo ore desolate di solitudine, uffa. Non mi ricordo tutte le cose che avevo pensato di scrivere e,e,e...uffa! Sarà bene che la smetta con la sceneggiata e mi dia da fare, che dite? Quindi ricetta (far bollire 200g di cavoletti finche sono belli morbidi, tagliare a pezzetti, condire con olio e sale, versare in due coccotte assieme a del grana a pezzetti e del buon pesto e infornare per dieci minuti finchè il formaggio non si è sciolto. Mangiare), buona, quadro, stupendo, e poesia, malinconica. Ciao, e Buona Vita per quest'anno!




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