Elote, Messico


Bene, finito. Fatti gli esami, finito il liceo. Vista la nuova casa a Milano (yes men, vado a vivere a Milano anche se non so ancora bene a fare cosa!) e recuperato quasi tutto il sonno post maturità. Tornata la voglia di cucinare e di darmi da fare, sto riordinando i vecchi libri di scuola e ho visto uno scorpione -che schifo-, ho una lunghissima lista di libri e film che non ho  mai letto/visto ma mi dicono che questo sarà il problema di tutta una vita e fra due settimane parto per la Polonia, vado in pellegrinaggio alla Madonna di Czestochowa, a piedi da Cracovia.

Poi, mi sento molto inquieta. In attesa di non so cosa. Da una parte so che è una grazia immensa, che non mi fa addormentare, ma dall'altra a volte è pesante e devo chiedere molto che mi si aiuti a guardarla.
Questo testo mi sta aiutando tanto. Sono appunti di un dialogo con Don Giussani sulle vacanze, in cui lui dice che una persona si giudica non da come si comporta nel lavoro, ma nel tempo libero che è il tempo della libertà. Mi provoca molto tutto questo perchè vedo come sia vero per me, che ora mi trovo a stare davanti con urgenza a certe questioni che ora devo considerare seriamente (non che prima non lo facessi, ma ora sono più urgenti). Leggetelo, se vi va, e ditemi che cosa ne pensate.

Noto che inizio sempre i paragrafi in modo molto informale, roba che se iniziassi un tema così verrei bocciata subito. Ma tanto sono già passata:) Comunque, per riavvicinarmi al cibo e cucinare le pannocchie che avevo comprato in uno dei soliti raptus da supermercato, ho sfogliato un libro BELLISSIMO che è Street Food di lonely planet. Allora, io vado pazza per lo street food. E' il modo migliore per conoscere la cultura e la gente di un paese, ed è anche quello più bello e fotogenico, secondo me: io odio i ristoranti che fanno tutte quelle cose strane con le schiumine e le salsine e le composizioni verticale e i piatti dalle forme assurde...ma che roba è? Un baracchino per le vie di una cittadina del Messico che vende elote è mooooolto più bello.
Che cos'è l'elote? Una pannocchia. Già, ma bollita o abbrustolita e condita con maionese, lime, parmigiano e spezie. Molto gustosa, molto impiastrosa e molto sostanziosa. Il mio libro dice che si mangiavano già ai tempi degli Incas, ovviamente senza maionese. Facilissime da fare: prendete una pannocchia a testa e abbrustolitela sulla brace o sulla griglia in modo uniforme (ci vorrà circa un quarto d'ora), nel mentre mescolate 2 o 3 cucchiai di maionese con il succo di mezzo lime in una ciotolina, e in un' altra due cucchiai di parmigiano grattugiato con sale, poco pepe, pochissimo peperoncino e pochissimo cumino macinato, quando le pannocchie sono pronte, cospargetele di maionese e poi di formaggio speziato e mangiate. Beeeeeella!

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