My new life



L'altro giorno la mia amica Juli che sta in Spagna a mangiare i churros mi ha ricordato che ho un blog. A dire la verità, non so se l'ho mai confessato, io mi vergogno come una scimmia di questo blog. Nessuno si offenda. Perché non so scrivere, fotografare o cucinare, semplicemente mi diverte farlo e il mio bisogno maniacale di ordine mi spinge a sentire una forte esigenza di documentare tutte queste cose. Detto ciò, sono secoli che questo blog vegeta nel cyberspazio abbandonato a sé stesso, e il motivo è semplicissimo, ovvero, vivo lontana da casa, a Milano, e cucino tutti i giorni cena e spesso anche pranzo (da domani non più perché ho la tessera per mangiare gratis in mensa ieeeeee -vi posto quello :P). Ergo, servono cose buone e veloci e semplici, tipo risotto, pollo e carote, insalate, salsiccine, pasta al ragù della nonna di Giulia-la-conqui, purè e polpette. Che vi posto purè e polpette? Ma dai. E poi, la sera c'è buio, falle tu delle foto decenti! Insomma, un casino. In compenso, nel weekend non ho più tutta questa ansia della scuola, le cose mi piacciono di più e me le godo tutte, anche troppo, e allora sì che cucino tante cose belle ma, volete sapere il colmo? Dimentico a Milano la macchina fotografica! Muahahahahahahahaha! Sono veramente una polla....

Però, dopo la mail di Juli, mi è tornato un certo affetto per questo posto, e per il desideri e le aspettative che ci ho sempre riposto, e la fatica di capire che senso avesse. Quindi ho deciso di scrivervi qualcosa. Allora, da dicembre la mia vita è cambiata da così a così (come Tarzan con le gocciole) perché ho capito una cosa fondamentale: stare a Milano mi faceva schifo perché io in realtà non c'ero. Ero a casa con il pensiero. E mi mancava la mamma, e vivere con altri è difficile, e dai resistiamo che venerdì torno a casa, e questi nuovi "amici" non mi capiscono ma fa nulla che sabato rivedo gli altri, e mi manca mia sorella, e mi manca sentire la gente dire "pota", e mi manca fare Gs che mi conoscevano tutti mentre qui nel Clu sono la più piccola e cose così. Beh, a dicembre facciamo gli Esercizi Spirituali con Carron e poi torno a casa. E lo Spirito Santo lavora lavora lavora. Sono tornata a gennaio che mi era evidente che per capire perché sono finita a Milano a vivere con Giulia e a studiare queste cose con questa gente io dovevo scommetterci tutto quello che avevo, giocarmi tutta senza riserve, senza sotterfugi e senza nascondermi dietro la giusta e bella nostalgia che però rischiava di diventare disperazione. Non è che ora sia tutto più facile, anzi, il lunedì mattina mi fa ancora schifo e la prospettiva di passare il pomeriggio in appartamento da sola mi angoscia, ma il mio atteggiamento è cambiato esattamente come una gocciola e amo tutto di questa vita, amo tutto di me e non mi risparmio nulla, certa che mi è stata fatta una promessa di felicità. Già vi vedo, con le vostre facce scettiche a dire -ma dove son finito io che cercavo la ricetta della pastasciutta da fare stasera! Mi fa il catechismo, questa qui?- Ma gente, è proprio vero che mi vien dato il centuplo quaggiù. Nessuna fatica in meno, ve lo posso giurare, ma il centuplo quaggiù. E anche la vita eterna.

Per ora, abbiamo il parco del Museo Diocesano sotto casa (e qui pure il posacenere di Giuli e i nostri vetri che andrebbero puliti :P) Perché ora che io e Milano abbiamo deciso di impegnarci, stiamo cercando di conoscerci meglio, e assieme alla mia conqui abbiamo pensato di godercela un po' di più questa metropoli, in particolare il mercoledì, giorno arbitrariamente scelto da noi per girovagare un po' (e per andare in piscina così ci manteniamo in forma). Il mio sogno sarebbe quello di fare una specie di guidina, cosa che avevo già detto, ma temo che non avrò la coerenza di portare avanti il progetto. Però giuro che mi impegno!
Detto questo, stasera vorrei cucinare le cosce di pollo glassate, quindi mi fiondo alla ricerca di qualcosa nel web. Ciao belli!

Commenti

  1. Pota, che dire? Sei grande. Anche per me è il centuplo qui, lontana da tutti, veramente lontana. Ma il Signore desidere il meglio per noi, e lo fa pure accadere. Se non fosse il meglio allora non lo farebbe succedere. Non trovi?
    Hasta pronto
    Juli

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    1. Juli, tu sei matta. Matta matta. La mia matta amica spagnola. Se non fosse il meglio allora non lo farebbe succedere, è vero, e vivere così è davvero il centuplo.
      Trovo.
      Hasta pronto (che è?:)
      Cielo

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