Quaglie alla panna con polenta taragna + torta di zucca e cacao + mi manca già la mia dolce Italia


Beh eccoci qui. Andata e ritornata dall'Italia, di nuovo nella vecchia e luminosa e grazie a Dio non polverosa biblioteca di Uppsala. Martedì pomeriggio andavo in giro per Milano senza giacca, mercoledì alla stessa ora avevo messo anche i guanti, ma quando sono scesa dall'aereo alle 23.30 ho pensato ok, mi aspettavo di peggio. E in effetti, c'è grigiolino e foschia e tantissime foglie gialle e arancioni ovunque, ma non fa poi così freddo. O mi sto abituando.

However, queste cose sono quelle che mi ha cucinato la dolce mammina domenica, nel grande pranzo per il ritorno delle sue figlie a casa (mia sorella era in vacanza in Spagna), e devo dire che ha superato sè stessa. Vorrei anche farvi notare l'impiattamento della polenta sotto la quaglia, un vero capolavoro.



Per le quaglie alla panna con polenta taragna, vi trascrivo la ricetta esattamente come me l'ha mandata lei, ma prima vi racconto la loro storiella perché è divertente. In pratica è uno di quei piatti che mia madre cucinava quando c'era mio padre, nella mia primissima infanzia - il brasato, il gateau di patate, la glassa per le torte con il limone e lo zucchero a velo...di alcune cose ho persino dei ricordi. Le quaglie con la panna se le sono inventate un giorno che mio padre le ha viste al supermercato e ha detto alla mamma dai Ebe cuciniamole. Ovviamente nessuno dei due aveva una qualche idea su come farle, ma sai, la carne ha più o meno sempre lo stesso iter - mai sentita mia madre pronunciare consigli di cucina con questa aria di superiorità. Non so assolutamente come sia andata la prima volta, ma credo sia andato tutto abbastanza bene, perché la ricetta che abbiamo oggi è davvero ottima.

Allora, prendi le quaglie già pulite (una a testa), si lavano all'interno e all'esterno sotto il rubinetto dell'acqua - chissà perché ha voluto fare questa precisazione - togliendo eventuali residui di piume, si fanno sgocciolare e poi si mette nella pancia della salvia e della pancetta - arrotolata, non a dadini -, magari affumicata così da più sapore, o anche del ragù, si avvolgono in fette sottili di pancetta fermandole con degli stuzzicadenti. In una padella si mette un goccio d'olio e a fuoco medio si fanno rosolare girandole di tanto in tanto e si sfumano con un po' di vino. Intanto diluire in una tazza 200ml di panna da cucina con un po' d'acqua, salare e mescolare. Quando le quaglie sono belle rosolate versare la panna, abbassare il coperchio e far cuocere per circa un'ora girandole di tanto in tanto. Questo è il momento di preparare la polenta. Versare in una pentola capiente 25 mestoli d'acqua - unità di misura brevettata dalla Ebe -, salare molto poco (perchè ci andrà il formaggio) aggiungere 250g di farina di grano saraceno per polenta taragna, coprire e portare a bollore. Quando bolle, la polenta va mescolata (menata o rugata, in dialetto) costantemente per 40 minuti, non ci sono balle. Se vuoi una polenta perfetta, devi fare così. Quando è pronta, cremosa ma non liquida, aggiungere 150g di branzi o asiago, e mescolare bene. Controlliamo le quaglie. Se c'è ancora troppo sugo, togliere il coperchio, alzare la fiamma e fare ridurre. Impiattare ogni quaglia sopra una bella dose di polenta e buon appetito! 

Dopo aver mangiato questa bella bimba, potete pulirvi la bocca con un'insalata di pomodorini e basilico che ancora ci sono nell'orto di vostra sorella - se avete una sorella, e un orto. E vi consiglierei anche di giocare a carte mentre aspettate che salga il caffè!


Anche la torta di cacao e zucca è stata davvero un successone. Quella babba ha messo l'olio d'oliva al posto di quello di semi, ma ci stava nel risultato finale, perciò ve la lascio così. Se vi inquieta potete sostituirlo, anche con del burro, come in verità dice la ricetta originale. Le mandorle a scaglie ci stanno, perdonatele invece le gocce di cioccolato, e so di aver visto in giro per casa una versione con cioccolato fuso e frutti di bosco che non ho mangiato ma che mi hanno detto fosse molto buona, quindi insomma, fate voi.

In questo caso mi è arrivato uno screenshot non so da quanto in giro tra le amiche della mamma, ma che in alto ha la scritta RICETTE BIMBY.docx, perciò credo venga da qualche ricettario fai da te. Noi useremo l'olio di gomito.

Torta di zucca e cacao
400g di polpa di zucca cotta, ridotta in purea
200g di zucchero (sicuramente il nostro era di canna)
4 uova
80ml olio d'oliva (o di semi, o 100g di burro)
100g farina
50g cacao
1 bustina di lievito per dolci
mandorle a scaglie

Lavorare insieme zucchero e uova, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere la zucca e mescolare bene. Aggiungere olio, farina e cacao, mescolando bene ogni volta. Aggiungere il lievito e mescolare di nuovo. Cuocere in forno caldo a 150 gradi per 20 minuti, e poi a 180 gradi per 20/25 minuti, controllando la cottura con uno stecchino. Decorare con le mandorle quando è ancora calda.


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