Crostata di fragole un pò enchantée

Oggi sono andata in bicicletta. Non sono molto in forma e faccio fatica a fare le salitine che ci sono alla base dei colli di Città Alta, e mi sono vergognata un pochino di non farcela e di dover spingere la bici andando a piedi. Però è stato molto bello, l'arietta del tardo pomeriggio, il cielo azzurro carta da zucchero e tutti quei fiori bianchi così delicati e profumati. C'è un punto, prima di uno dei ponti sul torrente sotto casa, dove si trova un piccolo santuario alla Madonna, con delle rose, e uno spiazzetto tra gli alberi: era pieno di polline, bianco e soffice, e sembrava fosse tutto coperto di neve. 


Crostata di fragole (la frolla viene da Cucina Botanica, con qualche devianza mia)

Per la frolla
180g farina 00
40g zucchero
5g lievito per dolci
50g olio di semi
50g acqua 
1 bel pizzico di sale

Per la farcitura
1 cestino di fragole
1 limone
2 cucchiai di zucchero

Cominciamo mescolando in una ciotola capiente farina, zucchero, lievito e sale, poi aggiungiamo olio e acqua, mescolando inizialmente con un cucchiaio e poi impastando con le mani su un piano leggermente infarinato. Quando la frolla è compatta, stendetela in una sfoglia non troppo sottile sopra un foglio di carta da forno, così che ora vi verrà facile trasferirla in una tortiera. Livellate il bordo tagliando la frolla in eccesso*, e bucherellate il fondo. Ora lavate bene le vostre fragole e tagliatele a dadini, mettetele in padella con due cucchiai di zucchero e il succo di un limone (queste sono le mie dosi perché mi piace che la frutta sia un po' asprina, ma ovviamente potete bilanciarli come vi pare) e cuocetele un po' finché non si saranno spappolate leggermente (anche qui, la consistenza è a gusto). Ora versate la vostra marmellata new age nella frolla e cuocete in forno caldo, modalità statica, a 180° per 40-45 minuti. Dopo aver sfornato la crostata, grattateci sopra un po' di scorza di limone, e fate raffreddare bene prima di servire. 

* Con questa frolla qui potete fare dei biscotti, oppure delle grate sulla crostata, o surgelarla e usarla in un altro momento.

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