Road to 25. Covid-29 edition. IV.
Che mese stupendo e incredibile è ottobre?
È il mio mese preferito, e non perché ci sia il mio compleanno. Eh, lo so che
non ci crede nessuno, ma invece io sono certa che se anche non fossi nata in
questo mese comunque lo amerei lo stesso; poi, il fatto che io ci compia anche
gli anni non fa altro che renderlo completamente perfetto.
L’aria nei primi giorni dopo settembre è tersa, e comincia a farsi pungente.
Ci sono alcuni pomeriggi in cui solo un maglione di lana o una sciarpa grossa
bastano per farti stare all’aperto, e farti godere del sole che ancora c’è ma
non disturba più nessuno. È l’unico momento dell’anno in cui io e lui facciamo
pace e possiamo convivere. Ad un certo punto, verso la metà del mese, se hai
occhio per queste cose, puoi cominciare a notare le foglie. Ho imparato
a conoscere, tra le zone di Milano dove gira la mia vita. quelle in cui
raccogliere le più belle: hanno colori stupefacenti, gialli e ocra screziati di
rossi intensi e sanguigni, a volte quasi viola; se sono cadute da poco, le
foglie sono ancora turgide e carnose, e le venature gonfie di colore sembrano
vene di un corpo vivo. Intanto l’aria si fa più umida, una leggera nebbiolina
appanna le giornate, i cieli di notte a volte cominciano ad essere già arancione
nuvoloso, ma spesso sono blu, quasi neri, molto limpidi grazie al freddo, e può scovare qualche stella, che nemmeno la città riesce a spegnere. L’atmosfera
sa di fantasmi, piccole candele, cinema con popcorn, case pulite per la cena
del sabato sera e collant con le calze spesse dentro gli anfibi.
È tutto il giorno che penso a questo benedetto gelato alla zucca (a me fa sbroccare la zucca), e sinceramente non vedo l’ora di riprovarlo settimana prossima assieme al sorbetto ai cachi, oppure con un gusto più amaro, come il cioccolato fondente, per vedere che effetto fa.
Pavé - Gelati e granite, via Cesare Battisti 21, 20122, Milano.
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