Del broccolo non si butta via niente.


 Mi sono accorta, mentre aprivo il blog, che l'ultima ricetta postata é quella della pasta con i broccoli, e oggi faremo un bel tris di piatti con un altro rappresentante della famiglia dei cruciferi, il broccolo romanesco - é il mio preferito perché é bellissimo -; vabbè, poco male, adesso questi ci sono, e vi fanno bene - oltre ad essere verdure davvero davvero buone.

Quindi, il broccolo romanesco. Quale é la cosa che sappiamo tutti su di esso? Sì, esatto! È un frattale, ovvero una figura geometrica che si ripete uguale a se stessa su ogni scala - significa che, sia che lo guardiate nella sua interezza, sia che ne guardiate una sola puntina, vedrete sempre la stessa figura. Non lo trovate meraviglioso ed incredibile? È una piccola lezione di geometria, ma si mangia! La natura é stupefacente. Quindi questo nostro cavolo é un po' quello brillante della famiglia, con tutto il sapere che ci infonde, quella sua forma smagliante e il colore verde speranza che ti fa girare la testa quando passi distratto vicino al banco del fruttivendolo e lo adocchi per caso. Vi siete fatti conquistare e ve ne siete portati uno a casa. Cosa potete farci ora? TUTTO, di base, ma ecco qui tre idee facili e buone per entrare un po' in confidenza e rompere il ghiaccio con il vostro nuovo amichetto - con un esemplare normale, sul mezzo chilo, potete tranquillamente fare tutte e tre le ricette! E avete un bel menù. 


1. Spuma di broccolo romanesco.

Questa prima ricetta ha come base il mio modo preferito in assoluto di mangiare questo ortaggio, e pure i broccoli e il cavolfiore, ovvero cotti al vapore e conditi con un filo di olio buono e un pizzico di sale. È un piatto perfetto, non ha bisogno di altro e quindi potete semplicemente fermarvi qui anche voi. Oppure potete prendere i vostri pezzetti appena cotti e belli morbidi (i miei erano circa 200g), frullarli a più riprese aggiungendo ogni volta un giro d'olio, così da montare leggermente la vostra crema e creare una sorta di spuma - verrà fuori una cosa morbidissima, un velluto da star male, ma mi raccomando: il segreto é proprio frullare piccole dosi alla volta e aggiungere ogni volta un filo d'olio. Aggiustate di sale e poi fine, fateci quello che volete: spalmatela sui crackers, sul pane, in faccia, usatela per mantecare un risotto oppure conditeci degli gnocchi, come ho fatto io, o qualunque altro formato di pasta. Mio personalissimo consiglio - se é rimasta dell'acquetta dalla cottura al vapore, non buttatela, ma arricchiteci il brodo per il risotto o una zuppa o l'acqua per la pasta, meglio ancora se proprio quella che userete per questa ricetta. Per condire abbondantemente tre porzioni di gnocchi.


2. Polpettine speziate (da Veggie Burger di Nina Olsson).

Frullate nel mixer 250g di broccolo romanesco crudo, fino ad ottenere una sorta di couscous; strizzatelo per bene, tenendo sotto un colino così da evitare sprechi, e raccoglietelo in una ciotola, aggiungendo un pizzico di sale, uno spicchio di aglio tritato, mezzo peperoncino secco tritato, un cucchiaino di menta secca, 2/3 cucchiai di lievito alimentare, 2/3 cucchiai di pangrattato. Mescolate bene con le mani, aggiungendo pangrattato all'occorrenza, e trasferite in frigo per 15/20 minuti. Formate delle polpettine compattando per bene l'impasto con le mani, sistematele su una teglia foderata di carta forno, spennellatele con un goccino d'olio d'oliva e cuocete per 20/25 minuti in modalità ventilata, girandole a metà cottura. Fatele raffreddate prima di consumarle, così da lasciare loro il tempo di indurirsi un po'; scaldatele in padella con un filo d'olio per renderle ancora più croccanti, e servitele con una salsa a base di yogurt di soia (per esempio arricchito con aglio tritato, olio d'oliva, sale e succo di limone). Sono davvero incredibili, e volendo potete anche ricavare dei burger grossi, per farcire dei panini. Per circa una decina di polpette o quattro burger.


3. Vellutata di broccolo romanesco e curry.

Prendete tutti gli scarti di gambi e foglie del vostro broccolo, puliteli, lavateli e tagliateli a pezzettini; pulite e lavate anche una patata; tritate finemente un quarto di cipolla e fatela appassire in una pentola, con un cucchiaio di olio e una bella dose di curry. Aggiungete le vostre verdure, coprire con del brodo e fate cuocere per 20/30 minuti, finché le parti più dure non si potranno trapassare facilmente con una forchetta. Spegnete il fuoco, frullate con un frullatore ad immersione, aggiustate di sale e curry e impiattate. Completate ogni porzione con un giro d'olio, un pizzico di curry e delle mandorle tritate


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