Torta di banane e mirtilli per fare merenda.

Bene. Di che cosa possiamo parlare oggi? Avrei un sacco di argomenti assolutamente non pertinenti alla materia, in questo meriggio chiaro azzurro pastello, ma, in verità, non ho voglia di tirarne fuori nessuno. Sono contenta, però, di aver trovato il coraggio di fermarmi e mettermi a scrivere, anche se l'alternativa era ripassare il ramo iranico delle lingue indoiraniche e capire in quale posizione si trova il balochi - e so che non sembra, ma ero molto tentata - davvero. Ho deciso di istituire un'oretta dopo pranzo per tutte le cose che mi interessano che non hanno a che fare precisamente con il mio lavoro contingente: quindi, ora che sto studiando Livio - great guy -, nella mia ora magica correggo il latino della mia ricerca, oppure mi metto in pari con articoli interessanti che mi aspettano da un po', o cerco di capire perché Stephen Hawking avesse questa grande passione per la parola brief. Mi piace, mi aiuta a mantenere una prospettiva generale sulle cose, a respirare meglio e, visto che é istituzionalizzato nella mia agenda, non mi da la percezione di perdere tempo e non mi fa sentire in colpa. Ecco. So che suona un po' pazzo ma, ehi, io faccio un dottorato in latino, nessuno é davvero tutto dritto qui attorno a me. Così, insomma, tutto per spiegare a voi e a me che in questo momento satyra ci può andare dentro un po' di tutto, pure passeggiate al sole che torna, liste della spesa e una piccola nota sulla torta di Maddi che vedete qui sopra.

È nata perché una sera abbiamo portato un pumpkin bread dai nostri amici Gio&Anna e Anna ci ha detto che non riusciva a trovare uno stampo da plumcake per fare delle merende alla piccola Maddi - la bambina più bella del mondo. Visto che noi amiamo Maddi e cerchiamo sempre di portarcela ad Uppsala ma lei non é dell'idea, ho pensato di cominciare a conquistarmela facendole una torta e regalandole anche lo stampo - ok, l'ho dato ad Anna per la verità, ma diciamo che é in custodia fino a che quell'altra non sarà in età da usare un vero forno - e credo non manchi molto, perché con la sua cucina di legno se la cava molto bene. Anyhow, ho trovato questo stampo in silicone super bellissimo e l'ho riempito con una ricetta di plumcake alle banane e mirtilli di Cucina Botanica, molto facile e piena di cose buone per le merende dei bimbi, e il prodotto finale, lo stampo in questo color panna e codette colorate, le banane schiacciate e l'odore di marmellata zuccherina che si sentiva in casa, l'impasto che si é allargato e alzato ed é diventato un fagotto tiepido e pensante nel panno di cotone che ho usato per trasportarlo, mi ha fatto una gran tenerezza, e mi sa di pomeriggi di settembre o aprile, fatti di giochi sul tappeto in case di parquet chiaro, e finestre larghe con infissi di legno bianco, odore di candele di cera d'api e tepore, e qualcuno che non é tua madre di chiama per la merenda, ed é importante che non sia tua madre, perché questo momento non lo vivi tutti i giorni e molta della sua gioia sta nella curiosità e sorpresa per tutte queste cose nuove. Ma molta anche nella presenza della torta. Non so penso che questo sia un ricordo di per sé, ma piuttosto un mix di momenti della mia vita, perché mentre scrivo mi vengono in mente case diverse, persone diverse, età diverse, ed evidentemente il parquet chiaro con gli infissi bianchi é di gran moda; anche merende diverse, in verità, ma il sapore di questa torta ne rappresenta bene un archetipo. Quindi provatela! Soprattutto se avete uno stampo in silicone con qualche fantasia da bambini, e magari una piccolo esserino di nome Maddi a cui potrebbe piacere - giusto per fare un esempio casuale.

Cominciamo sbucciando e tagliando a pezzi 500g di banane mature, mettiamole in una ciotola capiente, con 100g di fiocchi d'avena, 1 cucchiaino di sale, 120ml di latte vegetale - io consiglio sempre quello di avena che é il mio preferito - un buon cucchiaio di cannella e 120g di zucchero di canna muscovado, quello bello scuro, per intenderci; frulliamo tutto bene con un frullatore ad immersione e, quando avremo un composto liscio, aggiungiamo 80g di farina 00, 40g di farina integrale, 16g di lievito per dolci e, quando le polveri si saranno ben incorporate, 200g di mirtilli a temperatura ambiente (quindi, di questa stagione, lasciate scongelare quelli congelati come ho fatto io). Versate l'impasto in uno stampo da plumcake, imburrato e infarinato se necessario, e cuocete a 180° in forno statico per 40/45 minuti, facendo la prova dello stecchino. Lasciate raffreddare completamente prima di sformare. 

Ricetta di Carlotta Perego, Cucina Botanica, con qualche modifica.

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