Tarallini al vino (rosso).


Visto che questi biscotti sono così facili, non c'é bisogno di tante parole, anche se ho dovuto fare una vera e propria ricerca per avere la ricetta giusta e capire qualcosa della loro storia - non c'ho capito molto alla fine, ma la ricetta funziona.

In una ciotola capiente, mescolate bene insieme 90g di zucchero semolato, 250g di farina 00, 1 cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale, poi formate un buco al centro e versate 60ml di vino rosso e 60ml di olio d'oliva. Impastate fino ad avere un panetto liscio, fatelo riposare per 20 minuti in frigorifero e poi, mentre il forno si scalda a 180° in modalità statica, formate dei salsiccini che chiuderete a tarallo. Passateli in un piatto con dello zucchero semolato e disponeteli in una teglia con carta forno. Cuoceteli per 18 minuti e poi fateli raffreddare per bene prima di mangiarli o conservarli in una scatola di latta.

Note:

Ciò che ho scoperto é che questi biscotti sembrano apparire un po' ovunque dal Po in giù (ma probabilmente anche sopra). Quasi tutte le ricette che ho letto aggiungevano un aroma di anice nell'impasto, o direttamente con dei semini di questa spezia, o con un poco di sambuca. Io non avevo nulla di tutto ciò, e ho provato con dello sciroppo di sambuco e con del cumino, me in nessuno dei due casi ho sentito qualcosa - voi se potete fatelo e poi ditemi cosa é uscito.

Si possono applicare millesima varianti a questa ricetta, prima di tutto grazie al vino - non solo tutti i tipi di rosso, ma anche i tarallini al vino bianco sono notevoli  - e poi con spezie, cacao, scorza di agrumi, uvetta, frutta secca, olio vegetale di altro tipo. Insomma, quel che vi pare. Potete anche ricoprirli di cioccolato fuso se, come me, in questi giorni vi sentite un po' giù. Magari aiuta.

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