Una polenta per la mamma

Per la verità, io vorrei farmi gli affari miei. Guardare un altro film con Luca Marinelli che é la mia nuova ossessione, finire di leggere The Handmaid's Tale, o che ne so, trascrivere un po' il mio manoscritto, persino. Invece no, mi trovo dentro quell'urgenza di bello che ti prende la sera e che é un peccato sprecare, e sento il bisogno di scrivere. Che poi scrivo qui, nel mio blog di cucina, mica chissà che; per anche noi foodblogger siamo scrittori - e lo sentite, lo sento, se scriviamo male - e anche noi abbiamo la nostra vena poetica, il nostro momento d'ispirazione - spoiler: nessuno scrittore si butta a scrivere sotto la semplice spinta dell'ispirazione, ma pensa, ripensa, riscrive, cancella...l'ispirazione é un'idea, una bozza d'immagine che dici aspetta, aspetta oh, questa é bella - il mio momento é arrivato mentre ero in bagno a mettermi il siero alla vitamina C (la skincare é una cosa importante che non va sottovalutata). E quindi eccomi qui.

Mi sa che oggi, tra l'altro, ho fatto preoccupare la mamma. Perché sto male, devo prendere gli antibiotici per l'ascesso al dente del giudizio che mi é uscito lunedì, e questa volta non sono andati d'accordo con il mio stomaco. Stanotte volevo morire - non ero mai stata così male in tutta la mia vita, davvero. Ma la cosa che mi ha fatto sbroccare stasera é che la mia guancia ha assunto le dimensioni di un'arancia nonostante le cure - dovrebbe essere normale (!!!), anche perché il dolore é passato, ma mi fa impressione persino guardarmi allo specchio e l'ho presa molto male, perché a me piace guardarmi allo specchio. No, scherzi a parte, fa proprio un po' impressione. Solo che forse dovrei essere un poco più empatica e rendermi conto che se chiamo in lacrime la mamma che sta a Bergamo mentre io sono ad Uppsala, non risolvo nulla e la faccio preoccupare. È che é così confortante parlare con la mamma a volte. 

E allora questa ricetta della polenta é dedicata a lei - e cos'altro potevo dedicarle? Gliel'ho cucinata il giorno dell'Epifania, ci é piaciuta molto ed é stato un bel momento insieme, quindi vale la pena che ci proviate anche voi - questa domenica, che farà freddo, prendete la scusa e cucinate la polenta alla mamma più vicina che avete, che é una gran fortuna.

Polenta al formaggio con zucca alle spezie e miele ( nella mia testa girava questa ricetta qui, ma solo come idea vista anni fa - però a Cesare quel che é di Cesare).

Prima di tutto, mettete 24 mestoli d'acqua a bollire in un tegame capiente - se ne avete uno da polenta, usate quello; quando comincia a sobbollire salatela, e poi versate a pioggia 200g di farina gialla bramata, mescolando vigorosamente con una frusta per evitare grumi; continuate a mescolare spesso con un cucchiaio di legno per 40 minuti - sì, la polenta vera si ruga per 40 minuti. Nel mentre, scaldate il forno a 200°. Tagliate mezza zucca delica a pezzetti e disponeteli su una teglia coperta di carta forno; condite con olio, sale, pepe, curry e zenzero - non siate timidi con le spezie - massaggiando bene le verdure, e cuocete in forno caldo statico per 20 minuti; trascorso questo tempo mescolate la zucca, spargetevi sopra un paio di cucchiai di miele e infornate ancora per 10 minuti con grill - controllate con un coltello che la verdura sia morbida. Quando anche la polenta é pronta, mantecatela con una buona dose di formaggio - tipo taleggio o gorgonzola o, come me, del grattugiato vegetale davvero buono, disponetela nei piatti, completate con i dadi di zucca, un giro di miele, sale e timo - o se avete un sale aromatico alle erbe é proprio quello che ci vuole. 

Ciao!

Ma quanto é stupendo Luca Marinelli?

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