Fettisdagen.


 Ieri era Fettisdagen (Martedì grasso) e qui in Svezia é una tradizione irrinunciabile quella di mangiare una semla, ovvero una pagnottina di brioche al cardamomo (che é il gusto base di ogni bulle) farcita con pasta di mandorle leggera e panna montata. E quando dico tradizione irrinunciabile intendo proprio dire che tutti - tutti - gli svedesi trovano un momento per comprare una semla durante la giornata, e si possono vedere lunghissime file fuori dalle pasticcerie, persone infreddolite con piccoli pacchetti in mano o in precario equilibrio nel cestino della bici (i pacchetti, non le persone infreddolite - di solito), e vassoi colmi nei cucinotti degli uffici, in attesa della fika pomeridiana. Gli svedesi sono davvero molto attaccati alle loro tradizioni, anche se spesso non le mantengono per i motivi religiosi dai quali sono generalmente nate, e trovo che questo loro modo di fare, così stagionale diciamo, mi corrisponda particolarmente. Allora anche io ieri mi sono messa in fila e mi sono comprata la mia brava semla, come tutti, e visto che di recente abbiamo scoperto che il modo più autentico di mangiarla é quello di bagnarla in una bevanda di latte caldo montato di nome hemvägg, ho preso pure quello. Poi mi sono seduta ad un tavolino sulla via, e ho cercato di non ibernare in mezzo al ghiaccio e alla neve scaldandomi con il mio dolce: si comincia dal coperchietto, che si usa per prelevare la crema in cima, così da lasciare il tempo alla brioche di impregnarsi per bene, e poi si procede a cucchiaiate; il latte é tiepido, la crema fredda, il bulle morbido e le mandorle croccanti. Una meraviglia. Poi siete a posto per un anno perché a metà vorreste morire, ma ne vale la pena. Ciao!

(Grazie come sempre Güntherska per le gioie che ci regali ogni giorno)

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