Raviolario italiano - luglio.

Ero seduta su una panchina di una stazione dei bus a Bogotà, a farmi dei film mentali sul mio futuro, quando mi sono ricodata che potevo usare il tempo in modo più utile per scrivere un pochino dei ravioli di luglio, che abbiamo fatto ieri io e Lina - la mamma di Juli - in quantità sufficienti per tutta la capitale della Colombia. La storia è di sincretismo e multiculralità (?) e perciò è molto carina. Ho scelto una ricetta della Toscana, i tortelli di patate del Mugello, perché la famiglia materna di Juli viene dalla zona di Lucca, ma abbiamo dovuto ovviamente colombianizzare gli ingredienti, sostituendo il parmigiano con un queso che di parmigiano ha il nome ma nemmeno l'aspetto, e usando il più saporito cilantro al posto del prezzemolo. Infine, la parte lombarda della famiglia ha contribuito con un vecchio stampo per raviolini che era appartenuto alla nonna Alba di Malnate, e infatti non sembrano molto dei tortelli, ma anche questo fatto mi piace molto e li rende un melting pot di tutte le mie settimane qui in Colombia. 

La ricetta - con gli ingredienti italiani - la trovate qui, e sono buoni sia in brodo, specie per le vecchie nonnine, sia al sugo, sia, immagino, con un più tradizionale ragù. Ciao!

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