#basic Risotto agli asparagi



Bella.
Stamattina viaggione della speranza per arrivare a Milano, con tutti i magoni connessi per aver lasciato  la patria così presto, e scoprire che l'unico treno papabile per Arona è alle 11.49, ovvero fra 1h e 19 minuti. Cosa non si fa per amore insomma.

Poi, un'altra cosa che mi ha basito è stata trovare le rose che ho messo sul davanzale venerdì tutte gialline. Sono rose nel vaso con l'acqua (vaso: leggi sedere della bottiglietta ritagliato), niente di eccezionale, ma le ho tenute tre giorni in casa e stavano bene, le metto fuori quell'attimo e si inacidiscono. Bella Milano.

E anche, gli asparagi sono buoni. Ho cucinato la stessa ricetta tre volte nel giro di 7 giorni, ma mi ha troppo esaltato, anche se è un semplice risotto agli asparagi. Mi sono fatta un po' di scrupoli circa il postarlo, perchè la foto non è un granchè e perchè dai, è una ricetta stranormale. Però poi mi sono detta chi legge questo blog a parte me? Nessuno! e allora ho fatto quel cavolo che volevo. In fondo quando una foto brutta mi ha fermato? E l'#basic l'ho inventato apposta. Quindi top, ecco a voi come si fa il risotto agli asparagi per-fet-to.

Prima di ogni cosa, mettete il brodo a scaldare. Ve ne serve un bel po', non dico mezzo litro ma quasi. Poi, prendete una cipolla piccola e affettatela finemente, mettetela in una bella pentola, o in una padella con i bordi alti, assieme ad un giro d'olio; pulite 500g di asparagi spezzandoli dove il gambo diventa legnoso e lavandoli bene bene, poi tagliateli a tocchetti e aggiungeteli nella pentola. Ora accendete il fuoco, fiamma media, e fate rosolare la cipolla. Quando sta diventando trasparente, aggiungete il riso, due pugnetti a persona +1 (io l'ho fatto per tre, quindi 7 pugnetti); quando anche i chicchi cominciano a diventare trasparenti, sfumate con un bicchiere di vino bianco. Evaporato l'alcol, abbassate la fiamma e cominciate a versare il brodo. Il concetto è questo: il riso deve restare coperto di brodo finchè non è quasi quasi pronto, cioò che lo assiaggiate e dite due minuti e ci siamo. Per arrivare a quel punto lì a me ieri ci sono voluti circa 20/25 minuti. Non si deve mai asciugare troppo, per questo mentre cucinate il risotto non vi dovete distrarre. Sempre sul pezzo. Non bevete il vino. Restate concentrati. Quando il vostro risotto è arrivato a quel punto lì, potete alzare la fiamma e far assorbire il brodo. Anche qui, attenzione assoluta, la sensazione mescolandolo deve essere quella di una massa compatta ma ancora con un pochino pochino di liquido, non deve essere ancora al livello del risotto che avete in mente nel piatto, perchè ora spegnete il fuoco e mantecate con un bel pugno di parmigiano grattugiato e se volete una noce di burro. Servite subito (scotta! ieri mi sono scottata il mento, ma mia sorella mi ha messo l'olio di Iperico).
Ciaone

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