Brownies con lamponi


Ho pensato potesse essere una buona idea scrivere questo post adesso perché sono molto, molto agitata. Fra poco più di un'ora dovrò presentare il mio lavoro di tesi davanti ai professori e agli studenti di Latino dell'Università di Uppsala. Non so più cosa ripassare e mi sento estremamente vulnerabile, perché dovrò parlare in inglese e soprattutto rispondere in inglese, e non è detto che io capisca la domanda
Poco fa mentre mi mettevo le lenti pensavo che comunque non si finisce mai. Mai un attimo di pace. Questo è peggio di un esame. Questa è la vita vera. Però, aggiungerei, è la vita vera per me ora. Ho pensato la stessa cosa quando ho iniziato la magistrale, prima quando ho scritto la tesi triennale, prima ancora quando ho seguito i primi corsi dell'Università, e quando ho fatto la maturità, quando ho scelto il liceo classico e poi credo basta, perché prima non è che avessi grandi scelte da fare. Mi fa strano rendermi conto che in questo flusso di pensieri sono partita dal parlare di costrizioni all'usare la parola scelta. Se sono qui è perché l'ho scelto. O meglio, ho scelto di aderire a dei segni che si presentavano, una passione, una necessità, un'occasione, un'amicizia. Questo mi dà un po' di fiducia, perché non sono nelle circostanze a caso, non sono in una legnosa biblioteca della Svezia a contare con ansia i minuti a caso. Poi uno ci può ricamare sopra un po' quel che vuole, ma non me la sentirei di negare questo punto. It's a matter of fact. 
Comunque, in questa sperduta Svezia, ho un forno. Uno di quelli piccolini carini un po' vecchi ma che funzionano molto bene, perciò domenica ho cucinato dei brownies per i mie landlords. Confondo la parola lanlord con la parola loanword, che però significa prestito linguistico, perciò diciamo che non è proprio la stessa cosa. Sono usciti piuttosto buoni devo dire - c'è un attimo di silenzio assoluto in biblioteca che mi ha piuttosto angosciata -, sono fiera di tutti i trucchetti che ho usato per cucinarli senza avere bilancia, frusta o ciotole, e i brownies sono una cosa da rivalutare, perché ne valgono davvero la pena. In questo blog c'è solo una ricetta, niente male, ma questa versione con i lamponi è davvero clamorosa, perché sono dolci e asprini insieme, e se posso dirvelo, più il vostro cioccolato è fondente, meglio è. La ricetta originale viene da qui, e io l'ho lievemente modificata.

Brownies con lamponi
per circa 10/12 brownies
burro (il mio era un po' salato e ci stava) 115g
cioccolato fondente 200g
zucchero di canna 180g
uova 3
farina00 80g
lamponi freschi 125g

Sciogliere il burro e il cioccolato a bagnomaria. Lasciar raffreddare un pochino, poi aggiungere lo zucchero, mescolare, le uova, uno alla volta, la farina, mescolare bene. Poi aggiungere i lamponi, incorporandoli bene, versare il composto in una tortiera (la mia era una pirofila quadrata) foderata con carta da forno e cuocere il brownie a 180 gradi per 30/35 minuti in forno già caldo. Quando è cotto, far raffreddare un pochino prima di tagliare a quadri.

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