Soda bread alla zucca


Siamo a dicembre e io sono felicissima. Oggi ha pure nevicato, anche se io purtroppo non sono potuta uscire a godermi la neve per via di un po' di mal di gola e, di questi tempi, meglio non tirarsela. Però, che bello anche il teporino della casa mentre fuori è tutto bianco e freddissimo. Amo vivere in un paese dove c'è la neve. Poi in verità sono uscita anche un pochino, tutta imbacuccata, dopo aver preso medicine tutto il giorno, a raccogliere dei rami di abete per fare la mia ghirlanda. Ma quanto profumano le piante sempreverdi? E quante ce ne sono intorno a noi, ci avete mai fatto caso? Magari no, perché immagino dipenda anche da dove abitate, però non c'è come cercare una cosa specifica nel paesaggio attorno a noi per guardarlo con un occhio diverso.

Il magico dicembre. Verde pino, bianco e rosso, oro come le carte dei cioccolatini, nero notte e multicolore come le lucine che decorano ogni cosa. Soprattutto quest'anno, visto che probabilmente il Natale lo passeremo tutti a casa, bisogna pensare a cose buone da mangiare, e ci possiamo concedere un pane un po' speciale, con cui fare tartine, bruschette, panini, ma anche crostini per una buona zuppa o delle fette tostate e poi velate di cremine golose per fare colazione. Questo che vedete qui può essere un buon inizio, perché si tratta di un soda bread, un pane della tradizione irlandese che lievita grazie al bicarbonato e quindi è praticamente impossibile da sbagliare: lo dico con cognizione di causa, perché io ho commesso ben due errori e, come vedete, è uscito incredibile lo stesso - morbido, profumato e nutriente. Dai miei errori, però, nascono due consigli che, se vi va, potete seguire (se non vi va, come vi ho detto, dovrebbe andarvi bene ugualmente): 1. lasciate raffreddare un po' la purea di zucca prima di aggiungerla al composto altrimenti, essendo ancora calda e umida, assorbirà molta più farina del previsto -lo stesso accorgimento insomma che usate quando fate gli gnocchi di patate, per intenderci; 2. usate la farina 0, come indica la ricetta, perché se userete una farina più debole, come la classica 00, anche in questo caso dovrete aggiugerne di più, come, appunto è successo a me. 

Soda bread alla zucca (da Vegolosi Mag, novembre 2020)

Cominciamo da 350g di zucca pulita e tagliata a cubetti: mettetela in padella con un filo d'olio, sale, pepe, timo e lasciatela cuocere coperta per circa 20 minuti, poi fate asciugare senza coperchio per altri 5. Frullate il composto fino ad ottenere una pura omogenea e lasciatela intiepidire. Versate 2 cucchiai di aceto di mele in 120ml di latte vegetale (la ricetta dice di soia, io avevo quello di riso e perciò l'ho usato), mescolate e lasciate cagliare per 5 minuti. Intanto unite in una ciotola 300g di farina 0, 90g di farina di farina di farro, 1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio setacciato. Mescolate, poi aggiungete la purea di zucca, il latte con l'aceto e amalgamate il tutto, prima con un cucchiaio e poi con le mani. Avrete la consistenza giusta quando il composto non sarà più appiccicoso ma comunque morbido (magari dovrete aggiungere ancora un po' di farina - se avrete sbagliato qualche passaggio prima, come è successo a me, può anche darsi che il composto non smetterà mai di essere appiccicoso e quindi, piuttosto che unire 18kg di farina in più, trasferitelo così nella teglia e andrà bene lo stesso). Trasferite il composto in una teglia o su una placca foderate con carta forno, dategli una forma tondeggiante, incidetevi sopra una croce e infornate a 200° in forno statico già caldo per 40/45 minuti. Una volta cotto, lasciatelo raffreddare bene prima di tagliarlo a fette. Potete conservarlo in un sacchetto di carta.

Ora, si da il caso che dopo aver fatto questo pane io mi sia imbattuta in certe cose che mi stanno facendo interessare alla panificazione. Sono ancora in fase teorica, diciamo, ma chissà cosa può accadere. Si tratta davvero di un'arte - l'arte bianca - e se volete vedere chi mi sta ispirando in questi giorni, potete trovarlo qui

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