Ode ad ottobre e alle mele di settembre.
Ora che ci faccio caso più attentamente, questa apple fritter sembra un po’ una cotoletta. Ma non lo é, é un bel frittellino di dadini di mele che ho racconto io con amore dal meleto di Science Park ad Uppsala. Ho dovuto pedalare su per una gigantesca curva in collina, per arrivarci, e poi una dolce piccola pista ciclabile affiancata da meli a perdita d’occhio, cielo un poco in tempesta, foglie rosse e l’odore dolce e acido allo stesso tempo della frutta caduta e marciscente tra l’erba. Un alito di vento tra le fronde della sciarpa. Un ramo nero stagliato in controluce nel cielo chiaroscuro. I palazzi gialli del dipartimento di Fisica. Biciclette. Un signore su una panchina che si mangia una mela. Quella sfumatura di grigio dell´autunno che sa di infanzia e di catastrofe nello stesso glorioso istante. E poi il tramonto nell’orizzonte, sotto le nuvole; la foresta odorosa di resina e umido e funghi che non riesco mai a trovare e spiriti nascosti tra le ghiande e il muschio. Dio é così